Gemelli Spaziali – Einstein ci sta Relativamente

di Juanne Pili.

Non si tratta dei gemelli spaziali narrati da Einstein in una celebre spiegazione della Relatività, anche se uno di loro resterà a terra ad attendere l’altro.

scott e mark
Scott e Mark Kelly

La missione dei gemelli spaziali potrebbe segnare un nuovo record nella storia dell’esplorazione spaziale, in vista di una futura missione su Marte. Durerà del resto un anno, il lancio è previsto per il 27 marzo.

Sono Scott e Mark Kelly, ed i loro parametri vitali saranno tenuti sotto stretto controllo – come succede sempre – in questo caso, non di meno, si tratta di un vero esperimento su cavie umane, ma anche questa effettivamente non è una novità, nella misura in cui ogni missione umana ci insegna nuove cose sugli effetti della permanenza prolungata nello Spazio. Scott partirà nello spazio con la Soyuz assieme ai cosmonauti Mikhail Kornienko e Gennady Padalka, mentre Mark resterà a terra. Il lancio partirà dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan. Destinazione, ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Ad attenderli Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Schkaplerov.

gemelliScott non resterà solo per tutti i 12 mesi, a fargli compagnia ci sarà anche Kornienko. Si tratta di due colleghi, non solo come astronauti, ma anche come ingegneri di volo. Almeno avranno qualcuno che non si annoia ascoltandoli parlare di tecnologia del volo; nell’arco di un anno potrebbe essere pesante. Conoscere il loro stato al rientro, confrontandolo con quello dei loro colleghi a terra, è di fondamentale importanza per capire gli esatti limiti fisici e psichici di una missione umana su Marte. Non solo, si potranno studiare nuove terapie contro le patologie muscolari. Come sempre la ricerca spaziale non riguarda solo pochi eletti che hanno la fortuna di viaggiare nel cosmo, ma anche tutti noi, a partire dalla nostra salute; non solo cose che magari non ci servono davvero, come la possibilità di far sapere a tutti dove stiamo o fare qualsiasi stravaganza col telefono, salvo telefonare. Infine, gli aspetti psicologici del vivere in spazi isolati, sono anch’essi molto importanti da conoscere, anche a terra.

Certamente quando Mark tornerà dalla missione sarà diverso dal gemello Mark, magari non risulterà invecchiato e non saranno passati 10 anni, ma risulterà decisamente più provato, mentalmente e a livello di ossa e muscoli; inoltre i loro orologi differiranno di qualche millisecondo. In fondo Einstein e la Relatività c’entrano sempre.

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