Fury – La Guerra non finisce mai in silenzio

di Enrico Bulleri.

Fury è un film di guerra che ci trasporta sulle strade tedesche negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale. È un film dotato di tutti i personaggi abituali che ci si aspetta di vedere in un film di guerra, dal sergente dell’esercito indurito alle reclute innocenti, per poi uscirne dalla visione sapendo bene come ci si senta ad essere in un Tank.

fury 2014Quando si tratta di un nuovo film di David Ayer, sai che non ci sarà mai stata una stasi, per quanto riguarda la ricerca oggetto della storia del suo film. I suoi più recenti lavori come il geniale “End of Watch” e il volgare, coatto, ma crudo e duro “Sabotage” (2014) che così poca considerazione da parte di critica e pubblico ha ottenuto, avevano tutti personaggi i quali avevano a che fare con una realtà viziosa, che sono stati costretti a lottare con le regole fin dalla base di esse, e Ayer ci ha fatto ben sentire quanto spaventosa sia una realta’ del genere, e se si vuole essere dalla parte giusta o no.

Brad Pitt interpreta DonWardaddyCollier, il comandante di un equipaggio di cinque carristi. Al militare è stato ordinato di compiere una spinta finale all’interno della Germania nazista. Don è gomito a gomito nella battaglia con un equipaggio approntato apposta per la missione e che comprende BoydBibbiaSwan (Shia LaBeouf), il Cpl. TriniGordoGarcia (Michael Pena) e GradyCoon-AssTravis (Jon Bernthal). Dopo aver perso uno dei loro membri, sono improvvisamente implementati con la recluta più dalla faccia da bambino che si possa immaginare nell’esercito, Norman Ellison (Logan Lerman). Don per un po’ non gradisce la presenza di Norman, in quanto la percepisce minacciosa per la sicurezza di tutti a causa della sua inesperienza, ma i suoi superiori lo costringono a prenderlo con sé a prescindere dalla sue obiezioni. Di conseguenza, Don è costretto a far crescere Norman molto prima di quanto egli vorrebbe, ed è tutto in nome della sopravvivenza.

Per un momento si potrebbe pensare che Norman sarebbe stato un po’ come il personaggio di Jeremy Davies in “Salvate il soldato Ryan”, nel senso che non sarebbe stato altri che il “buono a nulla”, che non avrebbe avuto il coraggio di uccidere il nemico fino alla fine. Don, tuttavia, non ha la pazienza di aspettare che Norman cresca e lo costringe a uccidere un prigioniero nazista nella fase iniziale. Lerman offre una interpretazione straordinaria come Norman, ed è affascinante osservarlo trasformarsi dal soldato in preda all’ansia, sopraffatto, e che sembra del tutto fuori luogo in quel contesto, nel veterano di guerra incallito che non esita a uccidere quanti più nazisti di quanto sarebbe umanamente possibile.

Non ci sono stati poi così molti film di carristi e carri armati nella storia del cinema di guerra. I primi che tornano immediatamente alla mente sono “I Guerrieri” (Kelly’s Heroes, 1970) di Brian G. Hutton, con Clint Eastwood, Telly Savalas, Donald Sutherland, Don Rickles, con più di una somiglianza con questo film, per personaggi, ambientazione, storia, ecc., e ovviamente al Kevin Reynolds di “Belva di Guerra” (The Beast, 1988) ambientato tra l’equipaggio di un tank sovietico durante la Guerra in Afghanistan e il più recente film di guerra israeliano “Lebanon” (2010) che ha descritto la guerra come testimoniata in soggettiva dall’interno di un carro armato. E’ interessante vedere come si confronti con questi imprescindibili modelli, “Fury”, ponendo giustamente la mentalità di questi personaggi che giacciono stipati come sacchi all’interno di un abitacolo d’acciaio fino al loro obbiettivo, e in alcuni casi senza il beneficio della protezione per le orecchie. Venire a sentire come malconcio e indurito si riduca l’equipaggio durante il loro parrugliare i campi di battaglia attraverso il territorio nemico, dove si ritroveranno in inferiorità numerica e con le munizioni che scarseggeranno.

E’ difficile vedere “Fury” senza pensare al personaggio di Pitt come ad una sorta di Aldo Raine in “Inglorious Basterds”, ma è proprio che Pitt non riesca o possa interpretarlo distintamente, che “Wardaddy” o no, ovvero coi baffi sul viso o meno, ce lo ricordi in maniera talmente intensa. L’interpretazione di Pitt è comunque sempre di alto livello, soprattutto quando egli è tutto sporco di olio e grasso per motori, ben libero dall’ingabbiatura dello sguardo da star del cinema, è uno di loro dell’equipaggio. Tu in quanto spettatore ci credi a Pitt come veterano di guerra che ha visto innumerevoli battaglie ed è stato da tempo da loro logorato. Ma per il personaggio di Don, la sua preoccupazione principale è quella di mantenere vivo il proprio equipaggio, e Pitt è grande a far sentire la sua vulnerabilità a malapena nascosta del suo personaggio, che è sempre sul punto di essere esposta a agli occhi di tutti.

Pena è un attore regolare di Ayer, avendo lavorato con il regista in precedenza per “End of Watch” (2010), e non delude per qualsiasi ruolo egli si assuma. Come Trini, ci dà un personaggio che è stato uno dei tanti ufficiali militari latinoamericani che hanno combattuto per l’America negli anni ’40. Dall’inizio alla fine, Pena fa di Trini un personaggio oltre che stanco della guerra stanco per suoi problemi personali, che non è lontano dal cadere a pezzi, fornendo una interpretazione intensa. Bisogna anche veramente applaudire Bernthal per il lavoro svolto con il personaggio di Grady, e che non può ottenere tutto il riconoscimento che merita. Da un lato Grady è un personaggio ripugnante che non possiamo sopportare di vedere andarsene a giro impunemente, ma dall’altra è soltanto un altro soldato che cerca di sopravvivere a questa guerra in ogni caso, qualunque siano le sue possibilità. E’ raro vedere un attore che ti fa disprezzare e simpatizzare per un personaggio allo stesso tempo, e Bernthal ci riesce in maniera trascinante come già aveva fatto con enorme successo per Shane in “The Walking Dead”.

Ma insieme con Lerman, una delle impersonificazioni più impressionanti di “Fury” viene da Shia LaBeouf come Boyd. Similarmente al soldato Daniel Jackson in “Salvate il soldato Ryan”, questo ragazzo è un assassino addestrato, ma anche veloce a parlare e a citare interi passaggi della Bibbia. Anche dopo che avrà distrutto un carro armato nazista, sarà ancora capace di citare brani di quel libro, con una grande e intensa passione. LaBeouf ha ottenuto molte recensioni per il metodo di lavoro che ha mostrato in “Fury” e che includeva anche l’aver perso un dente in una rissa, ma vedendo questo film si può esser certi che tutto l’impegno sia stato ripagato. Indipendentemente da come ci si senta a riguardo di LaBeouf come persona, la sua prestazione qui è a dir poco eccellente.
Anche non considerando “Fury” come uno dei migliori film sulla Seconda Guerra Mondiale mai realizzati, si deve ammettere che è uno dei più forti tra quelli venuti fuori negli ultimi anni. Ayer fa sentire l’ansia e la stanchezza di questi soldati attraverso le loro battaglie, e si esce da questo sentimento che pervade il film malconci quasi quanto loro. E’ molto apprezzabile anche per quello che ha da offrire, ed è da considerare come Ayer non abbia cercato di addolcire un minimo la realtà per nessuno. Questo è infatti proprio ciò che rende i suoi film così unicamente viscerali.

Curiosità


Questa è la prima volta in cui un vero carro armato Tiger I è stato utilizzato per la produzione di un film sulla WWII. È stato utilizzato un “Tiger 131” dal Bovington Tank Museum in Gran Bretagna, l’unico rimasto e pienamente funzionante Tiger nel mondo.

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Il cast ha subito un mese di rigororo corso in un campo d’addestramento, e per cui il test finale era condurre un carro armato vero durante un’esercitazione di combattimento. Nonostante sia molto più vecchio dei suoi compagni di cast,  Brad Pitt ha fatto in modo di partecipare a tutto l’allenamento fisico a fianco degli altri attori.

Shia La Beouf come riferito ha perso un dente durante la scena di rissa.

Durante le riprese, Brad Pitt Shia La Beouf hanno quasi scatenato un vero e proprio scontro fisico con Scott Eastwood mentre le telecamere stavano riprendendo. Eastwood, a cavallo sul retro del tank, continuava a sputare succo di tabacco sul carro armato. Pitt e LaBeouf hanno sentito questo come un gesto irrispettoso verso la loro “casa”, e si sono scambiati male parole con Eastwood. Le cose sono abbastanza cresciute e si sono riscaldate, fino a quando Pitt e LaBeouf hanno scoperto che la sceneggiatura definiva che il personaggio di Eastwood sputasse il suo tabacco sulla carrozzeria del tank. 

Molti degli abiti presenti nel film erano basati su reali esposizioni da musei di tutto il mondo.

Il taglio sul volto di Shia LaBeouf è reale. Viene mostrato ogni volta che è necessario, per aggiungere un altro strato di realismo alla sua interpretazione.

Lo scrittore / regista David Ayer ha fatto combattere gli attori l’un l’altro sul set prima di girare le scene, a stringere il loro legame.

La canzone che le truppe delle SS cantano mentre marciano per attaccare l’incrocio è una vera e propria canzone da corteo delle SS dal titolo “Marschiert in Feindesland”.

E ‘stato riportato che Shia LaBeouf sia divenuto cristiano durante le riprese di questo film. Le sue parole vere sarebbero “Ho trovato Dio durante ”Fury” sono diventato un cristiano, e non in modo superficiale.. In modo molto reale avrei potuto appena recitare le preghiere che erano sulla pagina, ma [ …] si tratta invece di uno scambio in piena regola col cuore, una resa al suo controllo “. Ha commentato anche che parlare con Brad Pitt, il quale è cresciuto in una famiglia cristiana conservatrice ma ha respinto il cristianesimo, e con David Ayer, il regista cristiano del film, ha contribuito a cristallizzare il suo pensiero.

Brad Pitt ha detto circa i rigori delle riprese in Oxfordshire, Inghilterra: “Nessuna razione, senza docce e dormivamo sotto la pioggia, potrebbe sembrare infelice, ma ci è piaciuto molto.”.

Brad Pitt e Jon Bernthal hanno un taglio di capelli che non è esattamente quello regolamentare in uso per i soldati al tempo della WWII. Tuttavia, molte truppe che avevano trascorso un sacco di tempo in combattimento o in prima linea, spesso andavano per settimane senza radersi o tagliandosi i capelli, e l’esercito non aveva di certo particolare cura di questo.

L’unità la cui appartiene l’equipaggio del carro armato è la 2 ° divisione corazzata dell’esercito degli Stati Uniti, nota anche come “Hell on Wheels”.

Il brano musicale suonato da Norman al pianoforte e cantato da Emma è chiamato, “Virgin Slumber Song”. E ‘stato composto da Max Reger. Il titolo tedesco (cantato nel film) è “Maria sitzt sono Rosenhag.” 

I carristi veterani di Wardaddy indossano la giacca dell’uniforme da combattimento invernale, alias “The Jacket Tanker”, come parte della loro divisa. Questa sarebbe stata l’uniforme originale che i carristi dell’epoca si sarebbero visti fornita. Norman indossa la nuova giacca M1943 Field, si distingue per le sue molte grandi tasche e il colore verde. La scelta delle uniformi avrebbe riflettuto sulla condizione degli uomini, con i veterani che indossano le uniformi di piu’ vecchia dotazione mentre i sostituti avrebbero avute quelle piu’ recenti.

L’arma portata da Brad Pitt , che usa per sparare ad alcuni soldati tedeschi, è un fucile fabbricato in Germania, lo Sturmgewehr 44, noto anche come StG 44, il primo al mondo “Fucile d’assalto”.

Michael Pena ha fatto sua la guida pericolosa del tank.

Si vedono due marche di sigarette: Lucky Strike e Camel. Se è stato richiesto a qualcuno di essere visto fumare durante una scena, egli poteva scegliere una versione a base di erbe o una vera e propria sigaretta col filtro rimosso. Le sigarette alle erbe bruciate duravano circa un minuto Il sigaro che viene fumato dal medico del battaglione di fanteria durante l’intervento chirurgico è un vero cubano, così come lo erano tutti gli altri sigarSherman principali utilizzati in “Fury” sono stati:

‘Fury” è un M4A2E8 (76) W HVSS Sherman carro armato, dal Tank Museum Bovington, ex ”Ron / Harry”.

”Lucy Sue”, un M4A2 Sherman da Tay restored.

”Matador” è un M4E8 (76) W HVSS Sherman da Jeep South East.

”Murder, Inc.” è un M4A4 Sherman da Adrian Barrell.

”Old Phyllis” è un M4A1 (76) W Sherman. 

La pistola di Wardaddy è una Smith & Wesson M1917, utilizzata per lo piu’ nella WWI  per integrare la standard Colt M1911, che era fabbricata in non sufficienti esemplari. Sono stati inoltre fabbricate su base limitata per le seconde linee e le truppe non impiegare durante la seconda guerra mondiale.

L’uso del termine “86”, certamente in un film militare, sarebbe un riferimento all’articolo 86 del Codice Uniforme di Giustizia Militare – Absent Without Leave Official (cioè, “lui è un 86”, che significa non presente). In questo caso significava che la radio era rotta – in altre parole, era “AWOL”.

In una scena chiave un personaggio recita da Giovanni 2:16 al personaggio di Shia LaBeouf , Boyd Swan: “Per tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita vanagloriosa, essa non è di provenienza dal Padre, ma è del mondo “. Lo stesso brano è stato utilizzato in un precedente film interpretato da LaBeouf, “Lawless” (2010), anch’esso in una scena simile.

I carri armati Sherman visti in questo film erano stati considerati i più deboli fra i carri armati in quel periodo di tempo. Tuttavia, il cannone L55 M1A2 76 millimetri di “Fury” è stato in grado di penetrare la corazza anteriore di un Tiger a distanze fino a 700 metri, di più se sono state utilizzate munizioni hvap. Inoltre, dal momento che la corazza laterale di un Tiger in realtà è più sottile (60 millimetri rispetto agli 80 millimetri del Sherman) rispetto alla corazza posteriore, un comandante di carri armati con esperienza avrebbe sparato alla corazza laterale del Tiger, se ne avesse avuto la possibilità.

Alla fine del 2014, la Sony Pictures è stata vittima di un grave hackeraggio dei loro sistemi informatici in cui le informazioni aziendali riservate e diversi film completi inediti sono stati poi immessi per il consumo pubblico. Tra risme di altre informazioni, lo screener dvd di questo film è apparso on-line; solo due mesi prima della sua uscita cinematografica.

“Fury” è inoltre facilmente riconoscibile dagli altri tank per il suo avere due mitragliatrici installate sopra alla torretta. Questa era anche nella realta’ una pratica non rara sui mezzi dell’epoca, poiché se i carristi volevano utilizzare l’arma piu’ pesante in dotazione ovvero la mitragliatrice cal.50 mitragliatrice avrebbero dovuto uscire e stare in piedi sul ponte motore, esponendo se stessi, in modo tale che per evitare questo avrebbero montato un’altra mitragliatrice davanti al portellone del comandante per lasciare che il comandante la potesse utilizzare senza esporsi. Un tank che è noto per avere in dotazione l’extra-mitragliatrice cal. 30 è il Col. Creighton Abrams Williams “Thunderbolt VIII”. 

Questo è il terzo film ambientato durante la WWII .a cui Brad Pitt ha preso parte Gli altri sono “Bastardi senza gloria” (2009) e “Sette anni in Tibet”(1997).

In una scena si vede chiaramente Shia LaBeouf fumare una sigaretta americana Spirit, grazie al suo logo distintamente stampato sulla carta.

Questa non è la prima volta che Jon Bernthal ha impersonato un personaggio in un ambientazione della WWII. Aveva interpretato l’US Marine Sgt. Manny Rodriguez nella pluripremiata miniserie HBO “The Pacific” (2010).

L’arma a cui Wardaddy (Brad Pitt) si riferisce come un’”arma grossa” nella scena della battaglia finale è  un fucile mitragliatore M3.

C’è una scena in cui ci viene mostrato il personaggio di Michael Pena che indossa un cappello a cilindro. Questo è un chiaro omaggio ad un altro personaggio fittizio di conducente di tank, il Cpl. Joseph Door, che era noto per averne in testa  uno giallo, nei famosi romanzi di Sven Hassell, e che erano incentrati circa un (fittizio) 27°battaglione panzer dell’esercito tedesco, un reggimento corazzato pesante che era anche un “battaglione penale” – composto da soldati tedeschi disadattati che erano stati presi da varie prigioni militari e carceri, e inviati sul fronte russo.

I produttori hanno usato uomini della sicurezza con i cani Rottweiler a “dissuadere” i membri del pubblico di non scattare fotografie e fare riprese (invece perfettamente legali) dalle scene realizzate in ambienti aperti.

Il soprannome del personaggio di Michael Pena è “Gordo”, che significa grasso, in spagnolo.

Il film ha avuto 350 comparse durante una scena.

Il Capt. Waggoner (Jason Isaacs) è visto indossare un parka. Questo è in realtà un grigio parka con cappuccio tedesco che le Waffen SS indossavano con le maniche verdi e il rango ricamato di Oberleutnant (1 ° tenente).

Tutte le comparse nel film sono militari britannici o ex militari.

Il regista David Ayer si è poi scusato poiché esse avevano avuto luogo anche durante la Remembrance Sunday, nonostante ai cineasti venisse chiesto di sospendere le riprese.

Alcune delle armi usate in “Fury” sono state utilizzate anche in “Salvate il Soldato Ryan” (1998), “Band of Brothers”(2001) e “The Pacific”(2010).

Questo film ha avuto una durata delle riprese di 62 giorni.

Poco dopo che si apre il film, un superiore dice che pensava non avrebbe mai piu’ visto Wardaddy (Brad Pitt) di nuovo, vivo. Lui risponde: “Il diavolo veglia su di me con la sua ombra”, forse un riferimento a uno dei film precedenti di Pitt, “L’Ombra del diavolo”(1997).

Questo è il secondo film di Brad Pitt che lo coinvolge come militare che uccide nazisti. Il primo film è stato “Bastardi senza gloria” (2009).

Il motivo principale per cui il film è stato girato negli studios e nei dintorni di Londra e’ il patrimonio di ambienti che servivano al film e che avevano lì (vasche, attrezzature, oggetti di scena) e le agevolazioni fiscali, il tempo, oltre alla necessita’ di andare da qualche parte che non fosse davvero troppo fredda.

Quando Travis chiede alla francese dove si trovi da quando è stato dislocato in sostituzione, egli dice da dove proviene e sta per dire “Pittsburgh” (Pennsylvania), ma viene fermato poco da Travis. Logan Lerman, che interpreta Norman, era apparso precedentemente in “Noi siamo infinito” (2012), che è stato girato a Pittsburgh. 

Spoiler


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A 50 anni, Brad Pitt è molto piu’ vecchio rispetto alla media dei NCO (sottufficiali) nella seconda guerra mondiale, essendolo probabilmente diventato nella prima metà degli anni ’20. Considerando la sua età, la scelta di svolgere servizio in zona di combattimenti è lungamente citata nel film, ma è del tutto possibile che il suo personaggio sia anche anche un veterano della WWI. Questo potrebbe spiegare perché il suo personaggio conosceva la lingua tedesca prima che la guerra iniziasse, come Gordo racconta all’inizio del film.

Nonostante il finale drammatico, in riconoscimento delle tante qualita’ del tank attaccato dall’ artiglieria, va detto che la divisione corazzata avrebbe riavuto “Fury” ridipinto all’interno, rattoppato, riparato e riconsegnato in circa 48 ore.

Jon Bernthal ha sostenuto che David Ayer insistesse a spingere gli attori ai loro limiti, ivi compreso l’obbligo che si impegnassero a scazzottare e a essere verbalmente violenti, richiedendo  che il cast facesse un accordo di riservatezza su certe cose dette o fatte l’un l’altro durante la produzione, e di alcune delle quali non poteva andare fiero. Logan Lerman ha anche ammesso che l’esperienza “Mi ha lasciato cicatrici dalle quali sto guarendo”

Il film è una rivisitazione libera del romanzo “Moby Dick”. Wardaddy è Achab (ossessionato dal distruggere le SS), Norman è Ismaele (colui la cui anima è combattuta), Travis è Starbuck, Swan è Elia e Gordo è Queequeg (l’unico con un accento straniero). I cavalli bianchi all’inizio e alla fine rappresentano la balena bianca. La prima battuta di Norman è “Il mio nome è Norman” richiamando “Chiamatemi Ismaele”. Norman e Ismaele sono alla fine gli unici sopravvissuti.

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Wardaddy (Brad Pitt) in Columbia Pictures' FURY.

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