Friedrich – il gotico sulla tela

di Igor Carta

Caspar David Friedrich è conosciuto come esponente della pittura romantica, ma è l’atmosfera gotica a rendere uniche le sue opere

Cimitero dell'abbazia sotto la neve
Cimitero dell’abbazia sotto la neve

Non solo i primi resti fossili dello Spinosaurus furono vittime della guerra, anche numerosi capolavori d’arte lo furono, specie quelli andati distrutti nell’incendio della Flakturm Friedrichshain di Berlino, scoppiato il 5 maggio ed estinto dopo cinque giorni, quando la città era già sotto il controllo sovietico. In quella enorme torre antiaerea, che insieme ad altre due costituiva il nerbo della difesa di Berlino contro le incursioni alleate, già dal 1941 venivano accatastate numerose opere prima esposte nei musei berlinesi, ma già all’inizio del 1945 la potenza distruttiva degli ordigni alleati era divenuta tale da suggerire il trasferimento di numerose opere in miniere dismesse. Nell’incendio che divampò nella torre trovarono completa distruzione ben 418 dipinti, opere di grandi nomi come Caravaggio, Francisco Goya, Anthony van Dyck, Domenico Ghirlandaio e Caspar David Friedrich.

Il cimitero del monastero sotto la neve” andò perduto in quella occasione, gemello del ben più noto “Abbazia nel Querceto“. Lo scenario ritratto è quello delle rovine della abbazia cistercense di Eldena, situate presso la città di Greifswald, distrutta dagli svedesi durante la guerra dei trent’anni. Quei ruderi sono assai rinomati tra gli appassionati del gotico e della pittura romantica, Caspar David Friedrich è ritenuto il maggiore esponente della scuola romantica tedesca, pare che fosse un tipo piuttosto riservato e molto attaccato alla sua terra d’origine; iniziò con alcuni acquerelli, poi dopo alcune visite in diversi musei tedeschi cercò l’ispirazione per le sue opere nei luoghi d’ infanzia, l’evidente malinconia trasmessa da esse ha indubbiamente risentito della perdita in rapida successione della madre e di una sorella, e qualche anno dopo di un fratello.

Abbazia nel Querceto
Abbazia nel Querceto

I suoi dipinti pare impressionarono molto il poeta Johann Wolfgang von Goethe, che osservò alcune opere di Friedrich ad un concorso a Weimar del 1805 per poi andare a visitare il suo studio cinque anni dopo, assai probabile che vennero influenzati l’uno l’altro; anche il re di Prussia Federico Guglielmo III fu notevolmente colpito dalle opere di Friedrich, al punto da acquistare per la sua collezione sia “Abbazia nel Querceto” che “Monaco in riva al Mare. Una cosa colpisce in tutte le opere di Friedrich, la ridondanza della natura, al cospetto del quale l’uomo è sempre di spalle, e sempre in piccole proporzioni, unica eccezione un’altre delle sue opere più conosciute, il Viandante sul mare di Nebbia, sembra l’Infinito di Giacomo Leopardi messo su tela.

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