Franca Viola – La Moglie più Bella

di Mariarosa Signorini.

Franca Viola – Simbolo di libertà e dignità per tutte le donne siciliane che hanno subito violenza sessuale. Grazie a lei molte ebbero il coraggio di “dire no” e rifiutare il matrimonio riparatore. 

franca viola

Credit: 100passijournal.info

Nata ad Alcamo (TP) il 9 gennaio 1947. Figlia di una coppia di coltivatori diretti, all’età di quindici anni si fidanzò con il nipote di un mafioso. L’arresto per furto ed appartenenza ad una banda mafiosa del ragazzo indusse il padre di Franca a rompere il fidanzamento. La famiglia Viola, per tale motivo, venne sottoposta ad una serie di violente minacce ed intimidazioni.

A 17 anni Franca venne rapita (insieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) dall’ex fidanzato. La ragazza fu violentata e segregata per otto giorni in un casolare e successivamente suo padre venne contattato dai parenti del violentatore per la cosiddetta “paciata”, un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Il padre e la madre di Franca, in accordo con la polizia, finsero di acconsentire alle nozze riparatrici, ma il giorno successivo la polizia fece irruzione nell’abitazione dove si trovava Franca e la liberarono, traendo in arresto l’ex fidanzato ed i suoi complici.

Secondo la morale del tempo Franca, non più vergine, avrebbe dovuto, senza alcun indugio, sposare il suo rapitore, salvando così il suo onore e quello della sua famiglia. Diversamente sarebbe rimasta zitella e additata come “donna svergognata”. La legislazione italiana dell’epoca non aiutava: l’articolo 544 del codice penale consentiva l’estinzione del reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora successivamente venisse celebrato il cosiddetto “matrimonio riparatore”, contratto tra il violentatore e la vittima. Non dimentichiamo che all’epoca il reato di violenza sessuale ledeva la morale pubblica e non era un reato contro la persona.

Il caso di Franca sollevò nell’opinione pubblica italiana forti polemiche e divenne oggetto di numerose interpellanze parlamentari. Nel corso del processo che seguì, la difesa tentò di screditare la ragazza, sostenendo che fosse consenziente alla fuga d’amore, la cosiddetta “fuitina”, un gesto che avrebbe avuto lo scopo di ottenere il consenso al matrimonio, mettere la propria famiglia di fronte al fatto compiuto; il successivo rifiuto di Franca di sposare il rapitore sarebbe stato frutto del disaccordo della famiglia per la scelta del marito. Il violentatore fu condannato a 11 anni di carcere, ridotti a 10 con l’aggiunta di 2 anni di soggiorno obbligato.

L’articolo 544 del codice penale verrà abrogato con la legge 442 del 5 agosto 1981 (proprio l’altro giorno ne è stato l’anniversario) a sedici anni di distanza dal rapimento di Franca e solamente nel 1996 con la legge n. 66 lo stupro sarà riconosciuto come un reato “contro la persona” e non più “contro la morale”.

Schermata 2015-08-07 alle 18.14.21

Il regista Damiano Damiani nel 1970 girò il film La moglie più bella, con la colonna sonora di Ennio Morricone, ispirato alla storia di Franca e interpretato da un’esordiente e giovanissima Ornella Muti.

«Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé. Oggi consiglio ai giovani di seguire i loro sentimenti; non è difficile. Io l’ho fatto in una Sicilia molto diversa; loro possono farlo guardando semplicemente nei loro cuori».

© Riproduzione Riservata

La Moglie più Bella – Trailer


RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Life in Italy - Italia istruzioni per l'uso Successivo NASA - Prossima Missione su Marte nel 2020