Farmaci e Stupefacenti col Lievito di Birra

di Juanne Pili.

Farmaci e stupefacenti fatti in casa coi microbi del lievito – l’ingegneria genetica apre nuove prospettive e  vecchie paure.

farmaci

In un rapporto conginuto USACanada è previsto il raggiungimento di un obiettivo di vecchia data nella giovane storia dell’ingegneria genetica. Un complesso insieme di geni del lievito di birra consentirebbe ai microbi che lo compongono di sintetizzare morfina, codeina e altre sostanze che finora sono state ricavate solo dai papaveri; una pratica che risale all’alba della storia.

Questo significa che sarebbe possibile produrre a basso costo tutta una serie di farmaci – nonché droghe come l’eroina – con nuove funzionalità ed effetti collaterali ridotti. Ciò che preoccupa è appunto la possibilità di incrementare la diffusione di stupefacenti, grazie alla nuova capacità di convertire lo zucchero in morfina o eroina con la stessa facilità con cui si crea la birra fatta in casa.

Ad oggi sono 16 milioni le persone che fanno uso di farmaci senza prescrizione medica. Solo negli Stati Uniti circa 14 mila persone sono morte di overdose a causa dell’eroina o altri oppiacei nel biennio 2010/12

L’altra faccia della medaglia sarebbe che questo aumento di accessibilità potrebbe essere un duro colpo per la criminalità organizzata, che prospera su questo mercato.

oppio

Gli oppiacei appartengono a una classe di composti chiamati benzilisochinolina alcaloidi (BIA). Fino ad oggi le BIA, complesse strutture biochimiche, sono sempre state difficili e costose da sintetizzare in laboratorio. I chimici hanno cercato a lungo un percorso più facile per produrle, nella speranza di trovare nuovi farmaci. Sono state cercate anche versioni che presentassero un minor numero di effetti collaterali, come ad esempio i rischi di respirazione repressa e la dipendenza che vengono con la morfina. La stessa coltivazione del papavero rappresenta un problema; queste piante hanno cicli di crescita lenta, rendendo quindi difficile la sperimentazione di nuove sostanze attraverso i vari cicli di produzione. Se invece la filiera di produzione delle BIA passasse dai papaveri ai microbi del lievito i tempi si ridurrebbero drasticamente, assieme ai costi della ricerca di nuovi farmaci. Potremo manipolare il DNA del lievito e verificare rapidamente i risultati.

Frenare il cammino della conoscenza in nome della morale proibizionista non ha mai portato nella storia vantaggi, spesso creando problemi più gravi ed alimentando il mercato nero, incoraggiando il crescere delle mafie. Si avvicinano i tempi in cui i governi dovranno fare una scelta definitiva nel bivio tra proibire e informare.

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