di Juanne Pili.
Di tutti gli eventi catastrofici che la Terra ha subito dall’inizio della sua esistenza possiamo considerare una classifica delle cinque peggiori, definite dai paleontologi Big Five; stiamo parlando delle estinzioni di massa.
A questa macabra classifica, secondo recenti studi, si potrebbe aggiungere una new entry, esisterebbe infatti una sesta estinzione di massa avvenuta 260 milioni di anni fa nell’età geologica detta Capitaniana, in pieno Permiano. In questo periodo in quella che oggi è la Norvegia ci sarebbe stata una grande moria che interessò tutto il pianeta.
I primi studi sul Capitaniano partono nei primi anni ’90, quando i paleontologi trovano prove di estinzioni in alcuni fossili in formazioni rocciose della Cina. Le rocce si formarono sul fondale di un antico mare tropicale poco profondo. La maggior parte dei protozoi vennero spazzati via, insieme a molte specie di vongole come i brachiopodi. La causa dell’estinzione di massa potrebbe essere attribuita ad una serie di antiche esplosioni vulcaniche solidificatesi poi in rocce chiamate Traps Emeishan. I basalti caldi avrebbero rilasciato enormi quantità di zolfo e biossido di carbonio, generando un rapido terremoto che interessò tutta la Terra, seguito da un lungo periodo di riscaldamento globale. I gas avrebbero potuto guidare anche l’acidificazione e riduzione dell’ossigeno negli oceani. Molti scienziati ritengono che una simile massiccia serie di attività vulcaniche sia avvenuta in Siberia scatenando la più grande estinzione di massa, avvenuta 8 milioni di anni dopo, alla fine del Permiano.
In ordine di tempo, tra le estinzioni di massa, quella del Capitaniano si collocherebbe quindi al terzo posto, preceduta da quelle del Ordoviciano-Siluriano (450 milioni di anni fa) e del Devoniano Superiore (377 milioni di anni fa). Dopo quella successiva, del Permiano-Triassico, l’era dei Dinosauri è caratterizzata dalle restanti due, l’ultima delle quali determinò la loro scomparsa – anche se in un certo senso alcuni di loro sopravvissero – permettendo ai mammiferi di conquistare il pianeta, fino alla comparsa dell’Uomo.
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