di Juanne Pili.
DSL è il progetto di lancio di una serie di satelliti da destinare all’orbita lunare. La missione è frutto della prima collaborazione unilaterale tra UE e Cina.
In gioco c’è la costruzione di un telescopio che esplorerà i meandri delle fasi di sviluppo dell’Universo, relative alla nascita delle prime stelle.
La missione si chiamerà Discovering the Sky at the Longest wavelengths (DSL). Frutto di un progetto scelto da una rosa di 15 presentati all’ESA e all’Accademia Cinese delle Scienze (CAS), a seguito di un ” concorso spaziale” conclusosi il 16 marzo. Per la partenza non c’è fretta, si prevede come data di inizio il 2021.
Eppure non è proprio la prima volta che Europa e Cina lavorano assieme per l’esplorazione spaziale. Scienziati dell’UE hanno contribuito al carico utile della missione Double Star cinese, lanciata nel 2003 per studiare l’ambiente terrestre. Stavolta si tratta, in vero, di un lavoro comune interamente pensato e gestito dalle due agenzie spaziali.
Il progetto DSL prevede un vero e proprio “array satellitare” per rilevare segnali radio con lunghezze d’onda a poche centinaia di metri di lunghezza. Per quanto riguarda il “famigerato” lato oscuro della Luna, il telescopio sarebbe avvantaggiato, in quanto sfrutterebbe l’assenza totale di interferenze da sorgenti radio indesiderate, e potrebbe essere in grado di individuare le firme di idrogeno che si presume esistesse da 370 mila anni a 550 milioni di anni dopo il Big Bang. Ci sono varie idee in ballo, tra queste la possibilità di produrre immagini a raggi X e sfruttare il telescopio SIRIUS per lo studio di “oggetti caldi ” nella Galassia.
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