Dinosauri e Rettili – Legami del Passato

di Igor Carta

Dal legame tra Dinosaurirettili a quello con gli uccelli, resta ancora tanto da scoprire, sul loro aspetto e comportamento.

iguanodont

Se ormai è data per ampiamente documentata la teoria secondo cui i dinosauri hanno più punti in comune con gli uccelli di quanti non ne abbiano con i rettili, viene spontaneo domandarsi per quale ragione dai primi studiosi fino a tutti quelli che operarono fino agli anni ’70 e ’80 ritenessero che le creature del Mesozoico fossero dei lucertoloni tanto grossi quanto stupidi, lenti, goffi e a sangue freddo. Lo studio dei dinosauri è iniziato in epoca assai recente, circa a metà del XIX secolo, epoca in cui non vi era la benché minima fonte a cui gli studiosi potessero attingere qualche informazione. Assai esplicativo è ad esempio il caso dell’Iguanodon. I suoi resti vennero rinvenuti per la prima volta nel 1822 da un medico inglese, Gideon Mantell, appassionato di geologia. Questi osservò come, per le dimensioni dei denti, essi non potessero appartenere ad un animale conosciuto, e rilevando la somiglianza con i denti dell’iguana Mantell pensò che i resti da lui trovati appartenessero ad una lucertola di grandi dimensioni a cui diede appunto il nome di Iguanodon, che significa appunto “denti di iguana”. Mantell disegnò una bozza dell’animale così come lo immaginava, commise numerosi errori ma ciò è più che più comprensibile visto che, come base di partenza, aveva solo un mucchio di ossa senza capo né coda, non gli rimase quindi altra scelta se non cercare un qualche legame con specie conosciute. Il termine “dinosauro” ovvero “lucertola terribile”, venne coniato nel 1842 da Richard Owen, biologo e paleontologo britannico. L’aspetto dell’Iguanodon rimase quello decretato da Mantell fino al 1878, quando in una miniera di carbone presso Bernissart, in Belgio, vennero rinvenuti i resti fossili di almeno 30 Iguanodon; tale scoperta permise ad un altro paleontologo, Louis Dollo, di chiarire quale fosse l’aspetto di questi animali ed indicò che probabilmente avessero una qualche forma di vita sociale.

L'Iguanodon di Dollo
L’Iguanodon di Dollo

Ma l’associazione tra dinosauri e rettili era assai vasta in passato anche per via di alcune spiccate caratteristiche degli stessi resti fossili; ad esempio alcuni grossi animali apparsi sul finire dell’era paleozoica, nei periodi conosciuti come Carbonifero e Permiano, il Dimetrodon e l’Edafosaurus, vennero inizialmente classificati come stretti parenti dei dinosauri, e possedendo determinate caratteristiche, la vela sul dorso con probabile funzione termoregolatrice, tipica anche di specie successive come Ouranosaurus e Spinosaurus, nonché una posizione particolare delle zampe, si pensò ad una naturale evoluzione di grosse specie di rettili; questi animali appartengono all’ordine dei pelicosauri, da cui si evolsero poi i terapsidi, gli antenati dei mammiferi. Anche riguardo quelle che furono le specie più grandi, i cosiddetti sauropodi, Brachiosaurus, Diplodocus e Apatosaurus solo per citare le più famose, sono state acquisite nuove conoscenze che ne hanno rivoluzionato l’immagine; in passato si riteneva, a causa del lungo collo e delle narici sulla sommità del cranio, che questi animali passassero gran parte della loro esistenza immersi in laghi o paludi, sia per sostenere il peso corporeo sia per proteggersi dai predatori. Oggi sappiamo invece che i sauropodi erano animali totalmente terrestri, visto che stando immersi la pressione dell’acqua avrebbe causato difficoltà respiratorie e anche la forma delle zampe, simili a quelle degli elefanti, suggeriva abitudini soprattutto terrestri. Tirando le somme, parlando dei dinosauri pare proprio che una cospicua parte delle conoscenze finora acquisite fossero totalmente errate perché basate sulla convinzione che si trattasse solo di rettili; una cosa è certa, c’è ancora molto da scoprire.

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