Destruction Derby 2 – Stock Car su Playstation

di Igor Carta

Auto distrutte, circuiti allucinanti e ambientazione tipicamente statunitense, tutto ciò troverete in Destruction Derby 2 su Playstation.

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Destruction Derby 2 é un game nato dalla fortunata collaborazione tra Psygnosis e Reflections, che rispetto al primo capitolo della serie ha guadagnato tantissimo in grafica, guidabilità e funzioni. Si tratta di un simulatore di guida arcade ambientato nel mondo delle corse americane, in cui si spazia dalla modalità “destruction” ovvero tutti dentro un’arena e vince chi fa più danni agli altri, oppure in modalità “Stock Car“, dove conta solo arrivare primi. I circuiti e le modalità della gara sono curiosi e a tratti allucinanti per noi europei abituati alla micrometrica precisione della F1; solo tre opzioni per la vettura, rookie, intermedia e pro, per vincere occorre usare il freno il meno possibile e tenersi alla larga dagli altri concorrenti, che faranno di tutto per cercare la collisione con voi, mentre le piste sono un campionari di insidie che per fortuna esiste solo nel mondo virtuale, visti i pericoli in esse disseminate.

 

Pine Hills” é poco più di un classico ovale che con un po’ di malizia si può percorrere senza usare i freni, la “Chalck Canyon” é ricca di salti e strettoie in cui occorre la massima precisione, la “Caprio Country Raceway” é praticamente un ovale senza banking, mentre la “SCA Motorplex” é un buon compromesso, un bel circuito tecnico ma veloce. Man mano che avanzerete nella League avrete accesso agli altri circuiti, la “Black Sail Valley” é il regno degli incroci a raso, affrontati ovviamente in pieno con il rischio di incappare in incidenti multipli, “Liberty City” é un bel circuito cittadino relativamente facile, largo ma d affrontare in notturna, con ancora le Twin Towers sullo sfondo mentre l’ultimo tracciato, l’ SCA Ultimate Destruction Speedway é il più complesso con sopraelevate, salti, strettoie e lunghi tratti in galleria, insomma, la licenza FIA non la vedrebbe neanche con il binocolo. Graficamente l’ambientazione é ottima, il tutto é poi condito dalla colonna sonora stile hard rock e metal e da un telecronista tipicamente statunitense. In conclusione, non ci troviamo davanti ad un titolo per “puristi” della guida, magari amanti della saga di “Gran Turismo” ma ad un titolo più adatto agli amanti delle scorribande e delle corse americane, lo spettacolo innanzitutto, poi si può anche vincere.

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