Ddl AntiCorruzione è Legge

di Mariarosa Signorini.

Il Ddl contro la corruzione, dopo mesi di stallo in commissione, è all’esame del Senato. Secondo M5S sarà falsato dal voto dei pianisti.

L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione.

corruzione

Tra i primi punti oggetto d’esame del Ddl sulla corruzione vi è stato l’articolo 8 sul falso in bilancio, che ripristina il reato depenalizzato durante il governo Berlusconi. Proprio in questo momento è in corso il voto definitivo sul Ddl.Il falso in bilancio torna, perciò, ad essere un reato, con pene, per le società normali, da 1 a 5 anni di reclusione e da 3 a 8 anni per le società quotate o che immettono titoli sul mercato, nonché per le banche. La pena è invece da sei mesi a tre anni se i fatti sono di lieve entità, «tenuto conto della natura e delle dimensioni della società e delle modalità o degli effetti della condotta».

Il Ddl prevede, altresì, un aumento di pena per il reato di associazione mafiosa: l’articolo 4 la estende fino a 26 anni di carcere. Viene, inoltre, prevista la possibilità di poter richiedere il patteggiamento e di ottenere la sospensione condizionale della pena per i delitti contro la pubblica amministrazione, subordinati alla restituzione integrale del “maltolto”. L’articolo 6 prevede, inoltre, l’obbligo del Pm, quando esercita l’azione penale per i delitti contro la pubblica amministrazione, di informare il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

E’ stato anche approvato l’articolo 3 del disegno di legge che prevede la riparazione pecuniaria: nei reati contro la pubblica amministrazione, il funzionario condannato per corruzione dovrà versare allo Stato una somma pari alla “tangente” ricevuta. Non sono mancate polemiche. Il già citato articolo 8 del Ddl (falso in bilancio per le società non quotate) è stato approvato con soli tre voti di scarto. Numerosi gli assenti (inForza Italia, tra gli altri: Maria Rosaria Rossi, Denis Verdini,Niccolò Ghedini, Altero Matteoli. In Ap-Ncd, tra gli altri: Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Pier Ferdinando Casini. Nel Pd, tra gli altri, Linda Lanzillotta, Nicola Latorre, Francesca Puglisi, Ugo Sposetti, Rosa Maria Di Giorgi.

Il Movimento 5 Stelle, per il tramite del suo capogruppo in Commissione Giustizia al Senato Enrico Cappelletti, ha denunciato:

«La legge sull’anti-corruzione è falsata dal voto di pianisti che si esprimono per senatori assenti e il presidente Grasso non annulla le votazioni».

Antonio Di Pietro ai microfoni di Radio Montecarlo, con riferimento alla legge contro la corruzione all’esame del Senato, dichiara:

«Il pesce d’aprile oggi sta nel fatto non che si faccia la legge, ma come è fatta la legge. Poi piuttosto che non fare niente, va bene anche questo».

Sarà cura del nostro sito (come sempre fa) di provvedere agli aggiornamenti sul voto finale che si renderanno necessari, anche in considerazione della circostanza che i grillini, dopo le consultazioni on line, hanno deciso che voteranno “No”.

Aggiornamento 02/04/2015


Sì del Senato alEuropean Heads of States and Governments Summit disegno di legge anti corruzione, approvato con 165 voti favorevoli.

«É la volta buona» ha commentato soddisfatto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «Un passo avanti significativo … resta molto da fare» per il Presidente del Senato Pietro Grasso. Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha dichiarato: «Sbagliava chi diceva che facevamo finta. Abbiamo rischiato e abbiamo vinto».

Il testo ora dovrà passare all’esame della Camera.

Aggiornamento 25/05/2015 – DDL Approvato

Anticorruzione è legge, sì definitivo della Camera al ddl.

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