di Juanne Pili.
Un recente studio coordinato da Alexander Petroff della Rockefeller University di New York è riuscito a dimostrare l’esistenza dei cristalli viventi.
Non si sa ancora se questi batteri formino i cristalli nel loro ambiente naturale o se la ricerca stessa li abbia generati. Non di meno presenta degli spunti notevoli per la ricerca futura sui biomateriali, come sembra suggerire la battuta di Petroff:
«E’ ancora un grande incentivo per giocare nel fango e fare matematica».
Formati da microbi della specie Majus Thiovulum Rapida, che tra le altre cose sono i nuotatori più veloci tra i batteri noti. Vivono nei fondali fangosi delle saline e producono energia ossidando i solfuri. I ricercatori hanno scoperto che quando questi batteri colpiscono il bordo di un contenitore, si muovono lungo la sua superficie e infine si aggregano in formazioni ordinate. I microbi generano flussi simili a dei tornado coi loro flagelli, questo attira i batteri circostanti verso di loro, generando formazioni cristalline. I risultati di questo studio verranno presto pubblicati sul Physical Review Letters; anticipazioni a riguardo sono state già pubblicate da Emily Conover su Science. Mentre la maggior parte dei cristalli sono strutture inerti, questi si ridispongono e ruotano, grazie alla forza che ogni batterio esercita sui suoi vicini.
© Riproduzione Riservata