Craxi a Sigonella ultima sovranità

di Igor Carta

Le “palle” di Craxi a Sigonella precedettero solo l’ennesima figuraccia e l’impennata del debito pubblico

1985 ROMA. CONVEGNO SU TELEVISIONE E INFORMAZIONE AL JOLLY HOTEL.  NELLA FOTO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BETTINO CRAXI CON SILVIO BERLUSCONI

Dicono che la vicenda sia sconosciuta alla maggioranza degli italiani, specie dai giovani, ma l’arcano sarebbe stato svelato da un sito secondo cui Bettino Craxi, la notte del 10 ottobre 1985 impose per l’ultima volta la sovranità nazionale italiana sul grugno degli USA, durante la famosa crisi di Sigonella. E tale sgarbo l’allora presidente del Consiglio lo avrebbe pagato a caro prezzo diversi anni dopo, facendo la fine che tutti conosciamo, tanti avrebbero fatto peggio ma sarebbero ancora in sella. Peccato che nell’articolo in questione non si parli minimamente dell’epilogo della vicenda, è vero che con la fermezza dimostrata dall’Italia la famigerata Delta Force fu costretta a ritirarsi, ma il capo del commando che sequestrò l’Achille Lauro, il famoso Abu Abbas, fu così bravo nel convincere, e solo gli italiani ci cascarono, di essere solo un mediatore che fu presto libero di decollare verso Belgrado da cui poi riparò in Iraq, dove venne poi catturato e probabilmente giustiziato dagli americani nel 2003. Gli altri quattro terroristi vennero sì processati e condannati per il sequestro della nave e per l’omicidio di un passeggero paraplegico statunitense, Leon Klinghoffer, colpevole di essere di religione ebraica. Gli USA si videro anche rifiutare la richiesta di estradizione dei membri del commando, intanto l’intera vicenda spaccò il governo, ben tre ministri presentarono le dimissioni provocando la caduta dell’esecutivo; di tentativi di riabilitazione di Bettino Craxi se ne susseguirono diversi, tutti falliti per fortuna, ed il perché  sembrano ricordarlo ancora in parecchi:

 

Riguardo la sovranità perduta, sarebbe il caso di ricordare come il famoso debito pubblico, che oggi viene considerato l’unico ostacolo alla ripresa dell’economia italiana, iniziò la sua irresistibile ascesa proprio negli anni in cui Bettino Craxi prese il potere. Un debito salito alle stelle a causa di un sistema di corruzione che coinvolgeva tutti, che esplose nel momento giusto ma che purtroppo rimase una bolla di sapone; a vedere i vari scandali Mose, Expo, Mafia Capitale sembra che quei meccanismi di corruzione non solo non si sono mai fermati, ma peggiorati. Chissà quella lettera della BCE a chi era indirizzata, è noto che fosse un grande amico di Craxi.

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