Sedicenti Anarchici imbrattano Palazzo Hercolani

di Mariarosa Signorini.

Scempio a Bologna – Dopo vent’anni, l’Aula C della Facoltà di Scienze Politiche dell’Alma Mater Studiorum è stata sgomberata. Gente che si professa “anarchica”, occupante quello spazio, si è vendicata, imbrattando Palazzo Hercolani, un bene culturale notevole per la città, risalente al 1793.
Lo denunciano in un comunicato gli stessi studenti e rappresentati della facoltà, che si dissociano dal gesto. Pare che questa gente abbia agito utilizzando il pretesto della festa organizzata tra venerdì e sabato notte nel cortile del palazzo. Solo lunedì professori e studenti si sono accorti dei danni: il bagno nel cortile principale pieno di scritte; le scale che portano al secondo piano (dove c’è anche la sede della presidenza) riempite di graffiti e le statue deturpate dalla vernice delle bombolette spray.

Pare inverosimile che quella A possa essere utilizzata da persone così prive di scupoli e non rispettose dell’arte.

Nicola Sacco, che pagò ingiustamente insieme a Bartolomeo Vanzetti con la propria vita, forse a causa degli ideali insiti in quella A, così scriveva prima di morire al figlio Dante:

«Possono bruciare i nostri corpi, non possono distruggere le nostre idee. Esse rimangono per i giovani del futuro, per i giovani come te. Ricorda, figlio mio, la felicità dei tuoi giochi … non tenerla tutta per te … Cerca di comprendere con umiltà il prossimo, aiuta il debole, aiuta quelli che piangono, aiuta il perseguitato, l’oppresso: loro sono i tuoi migliori amici».

Questa gente, questi “giovani” non sono quelli citati da Sacco: giù le mani dalle opere d’arte e da quella A!

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