Adozioni ai Single e Divorzio Breve

di Mariarosa Signorini.

Il Senato ha dato il via libera al Ddl sulle adozioni. Il testo è stato votato quasi all’unanimità e ora passa alla Camera.

AdoptionEra stata proposta dalla Senatrice Francesca Puglisi, all’interno dell’emendamento al Ddl sull’adozione da parte delle famiglie affidatarie, la possibilità per i single di adottare un minore. Per evitare divisioni nel Pd e nella maggioranza tale proposta veniva tuttavia ritirata e trasformata in Odg, per poi essere definitivamente lasciata cadere a causa della contrarietà del centrodestra.

Il Presidente della Commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha dichiarato:

«Si tratta di affidamento e adozione in presenza di coppie non sposate e non necessariamente di sesso diverso. Quindi si chiede sostanzialmente al Governo di valutare l’opportunità di assumere le iniziative dovute per consentire l’affidamento e l’adozione di bambini inseriti in coppie non eterosessuali».

La Senatrice Puglisi ribatte:

«L’intento di quell’emendamento non era aprire a scorciatoie per l’adozione dei single, ma piuttosto equiparare i diritti dei bambini che vanno in affido familiare a single, come già la legge permette di fare (e meno male!), perché l’affido familiare, legato alla disponibilità delle persone, negli ultimi cinque anni è calato del 16 per cento. Quindi, si trattava di equiparare i diritti dei bambini che un Tribunale e i Servizi Sociali decidono di dare in affido ad un single a quelli dei bambini che un tribunale e i servizi sociali hanno invece affidato a famiglie regolarmente sposate. Comunque ho ritirato l’emendamento semplicemente perché so che l’ottimo a volte è nemico del bene e questa legge, se approvata, consente davvero di fare notevoli passi avanti in materia di diritti dei bambini».

senato

Il Pd, invece, si divide sul cosiddetto “divorzio immediato“, cioè sulla possibilità per i coniugi che intendono lasciarsi consensualmente e non hanno figli minori, né maggiorenni con handicap gravi o non autosufficienti da un punto di vista economico, di porre fine al matrimonio senza passare per la fase della separazione. La sua previsione, contenuta nel testo che dall’11 marzo sarà all’esame del Senato, potrebbe infatti essere bocciata. Perplessità nei suo confronti sono state manifestate da buona parte dei senatori del Pd, non solo la parte più cattolica, ma anche dai senatori di Area Popolare-Ncd-Udc.

Il divorzio breve accorcerebbe invece i tempi della separazione, da tre anni ad un anno, per diventare sei mesi in ipotesi di separazione consensuale ed esso è contenuto nel medesimo testo che andrà al vaglio del Senato.

divorcedSono in corso contatti continui tra le varie forze politiche per tentare di arrivare ad una linea comune sul divorzio veloce, che viene riproposto da almeno quattro legislature senza riuscir mai a vedere la luce. Da quanto si apprende, è molto probabile che alla fine, come già detto, venga “bocciato” il “divorzio immediato” e venga, invece, approvato quello “breve”.

Il Parlamento Europeo ha, invece, approvato a larga maggioranza la risoluzione non legislativa Tarabella sulla parità uomo-donna. E’ stata approvata anche la parte, contestata dai cosiddetti pro-life, in cui si sostiene che le donne devono «avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all’aborto».

Anche in tale caso il voto ha diviso gli schieramenti. I popolari si sono espressi contro e anche una parte del Pd ha valutato il no. La mediazione è arrivata grazie a un emendamento, presentato dal Ppe e approvato dall’Aula, che specifica come la legislazione sulla riproduzione rimanga comunque di competenza nazionale.

Aggiornamento 18/03/2015


Passa al Senato il Ddl sul divorzio breve con 228 voti favorevoli, 11 contrari e 11 astenuti. Adesso passerà alla Camera. Salta l’opzione del divorzio immediato, nonostante sia già in vigore in diversi paesi europei.

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