di Igor Carta
Ace Combat 3 é un simulatore di volo arcade della Namco, 36 missioni di combattimento nel 2040 con i più famosi caccia
All’epoca in cui venne rilasciato, nel 2000, Ace Combat 3 Electrosphere della NAMCO era uno dei pochissimi simulatori di volo per Playstation, e degli ancora meno che impiegassero velivoli che capitava allora di vedere in volo, se avesse avuto delle ambientazioni con un minimo di riferimenti più tangibili avrebbe senz’altro potuto avere un successo ancora maggiore. Ambientato nel 2040, il giocatore impersonerà un pilota della UPEO (Universal Peace Enforcement Organization) agli ordini delle NUN, nuove Nazioni Unite, che impiegando diversi velivoli dovrà contenere l’espandersi delle unità di combattimento della Neucom.
I velivoli impiegati sono in larga parte in servizio ancora oggi, il pilota nel proseguo del gioco avrà a disposizione dei velivoli via via più performanti, a seconda degli obiettivi potrà scegliere sia l’aereo che l’armamento in carico, anche il novizio lo potrà fare con estrema facilità, sia il briefing che la fase di pre-volo sono semplici ed assai intuitivi. Si comincerà con un Eurofighter Typhoon, per poi avere a disposizione velivoli sia russi che del blocco occidentale come l’F/A 18 Hornet, con cui si potrà anche provare un appontaggio su portaerei, MiG 33, F22 fino agli un po’ più datati F15 ed F16 aggiornati con superfici canard, fino a velivoli super performanti come gli SU 37 ed SU 43 di fabbricazione russa. La giocabilità é buona, la navigazione tramite HUD é facilmente gestibile e chiara, chi ama la visuale esterna avrà modo di apprezzare il movimento delle diverse superfici di manovra e l’effetto dei postbruciatori. Le missioni coprono una vasta tipologia, dalla caccia pura all’attacco al suolo o contro navi fino alla guerra elettronica, scorte e volo spaziale. Molto particolari e suggestive la missione ad alta quota con il Blackbird e la penultima, un duello aereo nella Electrosphere in uno scenario che impressiona davvero. L’atmosfera del gioco è stata resa ottimale da un’ottima colonna sonora, passata dal rock dei primi capitoli a sonorità elettroniche certamente più adatte al gioco in questione, perfetto per i neofiti ma capace di accontentare anche i giocatori più esigenti
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